Ottobre è un mese molto insolito qui in Sicilia. Temperature alte fino ad oltrepassare i 30° C con l’autunno che invano tenta di bussare alla porta. Questa volta ha suonato al campanello, è arrivato in una busta, un libro poetico che mi ha fatto sentire tutta l’essenza dell’autunno: la luce dorata, il bosco, le tazze fumanti, le zucche e le foglie croccanti.
La mia amica Clelia conoscendo la mia passione per l’autunno, mi ha donato il suo libro Gelo d’Autunno a QUIETA RADURA, scritto e disegnato da lei.
Dopo il post dello scorso anno – questo – in cui Clelia ci coccolava con uno dei suoi dolci racconti, quest’anno abbiamo deciso di dare il benvenuto all’autunno con una filastrocca che troverete in chiusura a questo post.
I suoi racconti hanno ispirato la ricetta di queste focaccine dolci, che trovate nella versione originale in Un tè nel bosco di Quieta Radura.
Nella mia ricetta ho aggiunto la purea di zucca, la cannella e le ho trasformate in una versione senza lievitazione, come se fossero una sorta di scones da farcire con ciò che preferite.
- 300 g di zucca (peso al netto dagli scarti)
- 375 g di farina (per me metà integrale) + quella per la spianatoia
- 1 bustina di lievito per dolci
- 60 g di burro
- 60 g di zucchero di canna
- un pizzico di sale
- ½ cucchiaino di cannella in polvere
- latte (quello che preferite)
- zucchero a velo
- confettura
- Private la zucca della sua buccia e dei semi, tagliatela a tocchetti e cuocetela al vapore per 15 minuti circa. Scolate la zucca e passatela nel mixer fino ad ottenere una purea omogenea e lasciate raffreddare.
- In una ciotola unite lo zucchero e il burro ammorbidito, amalgamate aiutandovi con una forchetta fino ad ottenere un composto cremoso.
- Unite anche la purea di zucca e amalgamate il composto.
- Al composto ottenuto in precedenza aggiungete le farine setacciate, il lievito, la cannella, un pizzico di sale e amalgamate con un cucchiaio di legno. In base alle farine che utilizzate l’impasto può richiedere maggiore o minore quantità di liquido (ad esempio le farine integrali assorbono più liquido) quindi in caso aggiungete farina o viceversa un po’ di latte.
- Trasferite l’impasto su un piano infarinato e rendetelo omogeneo. Ricoprite con la pellicola trasparente per alimenti e ponetelo in frigorifero per 20 minuti circa il tempo di farlo riposare, non deve indurirsi.
- Con l’aiuto di un matterello tendete l’impasto su un piano infarinato fino ad ottenere lo spessore di 1 cm circa. Con un coppapasta dal diametro di 6 cm ricavate i dischi.
- Trasferiteli su una leccarda rivestita con carta da forno, spennellate la superficie con latte di avena (o quello che e preferite) e mettete in forno preriscaldato a 180° C per 25 minuti circa.
- Quando saranno tiepidi o freddi, tagliateli a metà e farciteli con della confettura. Infine spolverizzate con dello zucchero a velo.
Il Canto autunnale delle fate
Sveglie dal sonno care sorelle,
portiamo ovunque le attese novelle,
la stagione Caldosole è pronta ad andare,
il turno al vecchio autunno vuol lasciare!
Dipingiamo nell’aria i nuovi colori,
messaggi di freddo che scaldano i cuori:
rosso carminio, marron bruciacchiato,
là sui cespugli, qua sul selciato!
Le foglie già spente salutano
il padre prima di cader a terra addormentate.
Sotto la quercia, tra i rami più secchi,
spuntano i funghi sbirciando sottecchi
e giù nella valle il ruscello gorgoglia,
annuncia al buon vento di malavoglia
il suo canto di gelo lungo le sponde,
melodica culla delle placide fronde.
Tutte insieme, amiche incantate,
prepariamo la foresta per le grandi nevicate,
polvere fatata e un po’ di magia,
una ninna nanna cantiamo in armonia
perchè nel bosco vegli ognor il nostro sguardo
sul letargo di ogni creatura,
come un dolce baluardo
e perchè sempre regni la tranquillità,
nel cuore di tutta la comunità!
– Clelia Canè –
Questa sera quando metterete a letto i vostri bimbi, vi consiglio di leggerla anche a loro.
A presto!!!
Ti lasciamo una traccia della nostra visita…E poi diamo una sbirciata al blog e a questo libro che è da tanto che non passiamo :-*
Ma quando ci vediamo?
Che bello leggervi ragazze!!! Nei giorni scorsi pensavo proprio a questo, appena posso scrivo a Marta, che ho voglia di riabbracciarvi davanti ad una tazza di tè :* Vi abbraccio e a presto
Sai cosa penso? Che la zucca mi sembra come un pallone che possiamo lanciarci, che passa dalle mie mani alle tue e viceversa… da usare per set autunnali e ricette che probabilmente finiranno nel collage del prossimo anno, come questa! 😀
Quando i dolci si uniscono alle parole dei libri sono ancora più buoni, perchè i libri sono ingredienti anche loro e giustamente meritano di essere sul tavolo per le foto! Il termine “quiete” poi si addice alla stagione, quando non si ha voglia di uscire e si cerca la tranquillità della casa, con una luce soffusa e il forno acceso… quando fa di nuovo “driiiinnn” tu avvisami, che arrivo a prendere al volo quella deliziosa padellina! 🙂
La zucca uno degli ortaggi autunnali più versatili, Franci tu puoi immaginare in quanti modi la stiamo preparando in questi giorni. Nell’orto quest’anno ne sono nate 3. Belle grandi e fortunatamente sembrano non finire mai. Io la trovo poetica, se penso alla fiaba di Cenerentola poi, ogni anno devo fare attenzione a non trasformarla in carrozza, eheheheh. Il libro di Clelia ti piacerebbe tanto, lei è delicata e poetica come te, poi le sue illustrazioni sono bellissime <3
Quest’autunno è proprio pazzerello! Golosissime le tue focaccine e con la zucca che adoro sono il top ^_^
Tesoro sono buonissime e soprattutto velocissime da fare. Ti abbraccio
Deliziose…e poi adoro quieta radura! Che pace e che bella atmosfera oggi si respira passando di qua….ne avevo bisogno! Un bacione e buon fine settimana cara
Simo, anche se qui ancora nemmeno l’ombra dell’autunno (anzi oggi dopo settimane di caldo ha piovuto!) cerco disperatamente di crearmi le atmosfere autunnali che io adoro. Le focaccine sono buonissime, te le consiglio. Baci
questo post è bellissimo, brave tu e Clelia! gran ricetta e grande poesia!
Sonia, grazie mille!!! 🙂
Ho deciso che è bello lasciarsi una traccia, specialmente dopo che si è conosciuti davvero. E’ bello dedicarsi qualche battuta, e me l’hai fatto notare tu col tuo commento 😀 Quindi passerò a lasciarti un mio pensiero sempre più spesso (no, tranquilla nessun stalker ahahah) era bello iniziare una corrispondenza digitale attraverso i commenti qui, dove non si perdono nella fretta dei social. Che ne pensi?
Ora ti saluto dopo aver assaporato questa bellissima filastrocca 🙂 :*
Vale, sono stata felicissima di conoscerti di persona. Sono stati quattro giorni davvero belli, ci siamo conosciute meglio e non potevo chiedere migliori compagne di avventura. Io ti aspetto tutte le volte che vuoi, il mio blog è sempre aperto. Ovviamente ti aspetto anche in Sicilia, la prossima volta facciamo a cambio sarò io la tua guida in una città siciliana come hai fatto tu a Salerno. Ti stringo forte, a presto! 🙂